
E’ riduttivo dover descrivere Positano in semplici parole. Rappresenta le mie origini, la mia storia, le mie tradizioni … orizzonti sconfinati che mi hanno accompagnata sin dall’infanzia. Una vita semplice che segue il ciclo naturale del tempo e delle stagioni.
Positano colpisce nel profondo: un luogo incantevole che ha affascinato il mondo e continua a catturare l’attenzione per la cornice da favola, una chimera che non sembra vera finchè non la vedi.



Le case color pastello arroccate sui pendii, il mare cristallino della piccola baia che lambisce la spiaggia di ciottoli, i vicoli stretti e le caratteristiche scale. La Città Verticale circondata dal profumo intenso di limoneti e dai colori vivi ed accesi delle bouganville.
Solo la natura poteva dare vita all’incantevole paradiso che si sprigiona dinanzi ai nostri occhi e così ogni giorno … ogni istante che rimane impresso nella memoria.



Uno dei paradisi del Sud Italia che oltre alle spiagge, al mare e al clima estivo offre molto di più. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Positano non è un luogo di villeggiatura esclusivamente primaverile ed estivo i suoi colori, i suoi panorami mozzafiato e i suoi sapori sono adatti a tutte le stagioni. Anche senza poter poltrire in spiaggia, è un luogo che offre molto da vedere e da provare.



Non desidero dilungarmi sulla storia ricca di particolari che ha da raccontare questo antico borgo ma desidero poter lasciare un’emozione, svelare l’animo segreto di Positano quello che solo i più attenti osservatori riescono a carpire. Un luogo che fonde passato e presente, un legame capace di custodire tesori di rara bellezza … Un luogo che poteva nascere solo da un sogno così come narra John Steinbeck, Premio Nobel per la letteratura, ammaliato da questa perla che come le sirene ospitate sull’isola Li Galli non smette mai di sedurre chi arriva qui.
Positano colpisce profondamente. E’ un posto che non vi sembra vero finché ci siete, ma di cui sentite con nostalgia tutta la profonda realtà quando l’avete lasciato. Le sue case si arrampicano su un pendio talmente ripido da sembrare una scogliera, se non fosse per le scale che vi sono state tagliate. L’acqua della piccola baia ricurva, di un blu e verde incredibili, lambisce dolcemente una spiaggia di piccoli ciottoli. C’è una sola stradina, e non arriva alla spiaggia. Tutto il resto è scale, alcune ripide come quelle a piuoli. Non camminate, se andate a trovare un amico: vi arrampicate o vi calate. Quando vi capita di scoprire un posto bello come Positano, il primo impulso è quasi sempre di tenervi per voi la vostra scoperta.
John Steinbeck, “Harper’s Bazaar”, Maggio 1953

Ph. Marco Onofri